La badessa di Conversano

Anno 2020

La badessa di Conversano In un’epoca in cui le donne avevano pochi diritti, la storia di Dameta Paleologo, badessa di Conversano, è del tutto eccezionale. Nel 1266, il Papa Clemente IV permise alla madre superiora del Convento di San Benedetto di poter indossare la mitra e portare il pastorale, insegne vescovili prettamente maschili. Questo perché le monache di questo convento (provenienti dalla Romania e dalla Grecia), in molti casi provenienti da ricche famiglie del regno, avevano accumulato grandi ricchezze ed erano diventate molto potenti. La straordinaria situazione, pressoché unica nella cristianità occidentale, diede origine alla dizione di Monstrum Apuliae (stupore di Puglia). La madre superiora aveva molti privilegi e poteva richiedere anche il baciamano obbligatorio da parte del clero e di tutta la popolazione del feudo. Per circa sei secoli il convento e le monache godettero di notevole prosperità economica fino a quando, nel 1810, il re di Napoli Gioacchino Murat avviò la pratica per la soppressioni di molti monasteri e ordini religiosi.

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