T

Anno 2020

“T” è uno short video-documentario che sperimenta le similitudini tra la frequenza con cui la Settimana Santa cade sotto il segno dell’Ariete e la figura stessa dell’animale.

Le immagini interpretano gli elementi che distinguono il corteo funebre della pietà popolare bitontina: il frac lungo nero “stifelio” dei portatori e l’oro delle piramidi processionali.

L’analisi condotta, confronta la prodigiosità dell’animale dal manto dorato dei racconti della mitologia greca, e il termine dal greco antico νάκη da cui si ottiene il termine dialettale “naca” (culla sospesa), oggetto realizzato dall’intreccio lanoso del vello d’ariete.

La piramide o base processionale, così come il manto dell’ariete, dondola a mezz’aria tra la pietra delle chianche e il cielo. Condotta a spalla dagli uomini come raffigurazione esaltante un’idea o un ideale, la base diventa “altare mobile”, diventa “reliquia”, confine tra ciò che può essere visto e toccato, e ciò che è inaccessibile.

I portatori, con sguardo fisso e immobile, sono “strumento”, sono determinazioni fattive e intenzionali dell’Idea: sono intenzione. La base diventa invece I-Dea umana, è prefigurazione della condizione umana stessa, è trampolino, è piedistallo; è l’oro che tende all’eternità, come quello filtrato dal setaccio dei nomadi pastori della regione della Colchide, che cacciano l’oro incastrandolo tra le fibre lanose proprie del manto d’ariete.

L'oro delle basi e il nero dello stifelio dei portatori, si legano e aggrappano in un unico gruppo statuario.

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