Giuseppe Doronzo / Pino Basile
Giuseppe Doronzo (1987, Barletta, IT) è un sassofonista e compositore italiano con base ad Amsterdam. Music Revelation 2018 per All About Jazz, è considerato come "Una delle voci più interessanti della scena jazz e impro europea" (Trouw/Jazzism).
Focalizza la sua ricerca sul saxofono baritono, esplorando un vocabolario che fonde la sua formazione accademica in musica classica, contemporanea, jazz e il suo interesse nella musica microtonale ottomana.
Si è esibito a livello internazionale con artisti che coprono vari campi della scena creativa tra cui Michael Moore, Joe Lovano, Vince Mendoza, Mariem Hassan e Han Bennink. I suoi lavori come compositore sono stati supportati dalla Fondazione Olandese delle Arti FPK, ed eseguiti in festival e venues internazionali tra cui lo Shanghai World Music Festival, il North Sea Jazz Festival, il Sant' Anna Arresi Jazz Festival e il Bimhuis. Oltre a comporre per i suoi ensemble, scrive per il cinema e la danza. Ha tenuto workshop in diversi spazi e istituzioni fra cui il Conservatorium van Amsterdam (NL), New York University (US) e Marmara University of Arts (TR).
E’ fondatore dell'etichetta discografica Tora Records e co-fondatore/direttore artistico di MARC, una piattaforma dedita alla produzione di progetti artistici multidisciplinari.
Pino Basile nasce a Zurigo nel 1969. Diplomato a Matera in Strumenti a Percussione, conta esperienze musicali di vario tipo in campo jazz, classico e contemporaneo, teatro musica, danza, circo contemporaneo.
Da qualche anno è impegnato, come concertista e come didatta, nello studio e nella ricerca dei tamburi a cornice e a frizione della cultura popolare dell’Italia meridionale e di tutta l’area mediterranea. L’intento è di diffondere le peculiarità di strumenti considerati “non colti” in più ambiti artistici possibili.
Ha ottenuto l’attenzione di compositori contemporanei italiani e stranieri eseguendo partiture solistiche e improvvisazioni con formazioni orchestrali, big band, ensemble di musica contemporanea, elettronica e con musicisti e gruppi anche extraeuropei con registrazioni discografiche ed esibizioni in importanti festival e teatri in Italia e all’estero.
Ha all'attivo numerose collaborazioni con coreografi e compagnie di danza come musicista/performer e come consulente e autore musicale.
Svolge attività didattica con scuole di circo, conservatori e scuole di vario ordine e grado attraverso laboratori e seminari musicali sull'uso del sistema ritmico indiano.
Il variegato percorso artistico è documentato con un’ampia discografia tra collaborazioni e produzioni realizzate.
Il progetto Aterraterr e’ stato definito come un equilibrio possibile tra ancestrale e moderno (jazz convention).
I paesaggi sonori sono ispirati alle aree geografiche e rurali della Puglia, un mix di minimalismo contadino e tracce di rituali passati di origine mediterranea.
Il linguaggio che usano è ispirato dal suono della materia dei loro strumenti, a fiato e a percussione, di antiche origini ma non solo.
L’organico strumentale e’ costituito da strumenti di varie tradizioni musicali, sax baritono, ney anban (zampogna iraniana), cupaphon (evoluzione delle cupa cupe pugliesi) , tamburelli e bubbu’ (flauto globulare di origine appulo lucana).
I due musicisti utilizzano anche strumenti "effimeri" costruiti spesso per l’occasione, e “precari”, nati cioè dall'artigianato antico e "manipolati" in maniera acustica e altrettanto artigianale, costruendo un contenitore sonoro, dove gli incastri timbrici si muovono secondo traiettorie trasversali e l'intreccio delle melodie dei fiati e delle percussioni intonate crea i presupposti per un gioco di frasi sempre fluido e intrigante.
Il duo Aterraterr si e’ esibito in importanti festival tra cui l’ OCT-Loft Jazz Festival (Cina) e il Talos Festival. Collabora con la compagnia di danza Menhir di Giulio de Leo nel progetto coreografico Genesi, presentato in prima assoluta al festival di danza contemporanea DAB.